I South Boys
Ci sembra corretto dare spazio ad un grande gruppo che, sebbene sciolto da poco (giugno 2017), nascendo nel 2002 ha affiancato il Toro sostenendolo ovunque, aggregando parecchi giovani e realizzando parecchie e grandiose coreografie.
I Sout Boys... estratto di nascita.
I South Boys nascono nell'estate 2002. Di certo dopo una retrocessione non era il clima giusto per far nascere un nuovo gruppo e sicuramente il morale era sotto i piedi ma c’era la convinzione che qualcosa si doveva fare per dare continuità ad un progetto nato anni prima e a riscattare la voglia ultras dei giovani neretini. In un estate che volava via sempre più velocemente si riesce a fare lo striscione portante del gruppo, si riesce a trovare una sede e soprattutto si riescono a fare 120 tesserati che erano una ottima base di partenza. Nel frattempo il presidente Papadia aveva allestito uno squadrone che doveva subito riportarci in C ridando fiducia ad un ambiente troppe volte tradito e depredato dai suoi rappresentanti. Come al solito si comincia male e si finisce peggio riuscendo ad ottenere la salvezza all’ultima di campionato e dovendo affrontare per la prima volta dopo 14 anni una vera crisi societaria dopo le dimissioni di Papadia. Noi?? Noi andiamo benissimo non saltando neanche una trasferta e rimanendo sempre vicino alla nostra squadra riuscendo anche a fare cose importanti come 100 neretini a Matera, 400 a Casarano, 400 a Manduria e via dicendo. Come primo anno si poteva essere soddisfatti e mentre il Nardò rischia di sparire dal panorama calcistico, noi ci organizziamo per affrontare con dignità quello che doveva essere l’anno più buio della storia granata. L'anno successivo, invece, con pochi soldi si riesce a mettere su una squadra umile ma combattiva che fino all’ultima di campionato lotta testa a testa con le squadre di vertice giungendo in 3° posizione.
Questo è stato per noi un anno importantissimo in cui si sono create le prime felpe, le prime magliette e i primi adesivi. Il gruppo cresceva a vista d’occhio e c’era sempre più la convinzione di aver creato quell’unità di intenti indispensabile per un gruppo ultras che vuole crescere ancora. Si arriva così all’anno scorso dove si retrocede per la prima volta nella nostra storia in Eccellenza ma con grande orgoglio e con la convinzione di aver rispettato le ambizioni e le tradizioni della nostra tifoseria. L’unica cosa che mi viene in mente della stagione passata e la magnifica coreografia messa in atto nel derby contro il Gallipoli, in una situazione paradossale dove loro venivano a festeggiare la C2 in casa nostra e noi fermi lì al terzultimo posto senza poter ambire a niente se non i play out.
E’ stata una settimana che chi l’ha vissuta la porterà sempre con se. La forza dell’orgoglio neretino che si vuole ribellare alla fine di un ciclo che per anni ci aveva visti protagonisti. La voglia e la tenacia di una ventina di ragazzi che volevano dimostrare al mondo intero che Nardò è grande anche quando la sorte non le sorride. Una coreografia maestosa, finita poche ore prima del derby e che aveva visto notti e giorni interi di lavoro. Un lavoro ripagato prima dai 10 minuti di silenzio dei gallipolini alla vista di tanta maestosità e poi premiata dalla lega di serie D con il secondo posto assoluto in tutta Italia. Sempre nello stesso anno vanno ricordati i 500 neretini a Gallipoli e i 400 neretini in terra laziale contro il Mentana nel cui epilogo si è segnato uno dei giorni più brutti della storia del calcio di Nardò e soprattutto i venti ragazzi di Calangianus capaci di seguire la squadra penultima anche in Sardegna sostenendo dei costi assurdi ma con la convinzione che c’era un impresa d compiere, c’era una storia d difendere e c’era una tradizione da rispettare.
Il DIRETTIVO DEI SOUTH BOYS
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Una "memorabile" conferenza stampa
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Il Comunicato di scioglimento del gruppo: 12 giugno 2017
NARDO’ (Lecce) – “Il gruppo organizzato South Boys 2002 comunica che in data 12 giugno 2017 si è giunti alla conclusione di fermare il nostro percorso ultras e di sciogliere il gruppo dopo 15 anni di attività intensa e sempre a sostegno della maglia Granata.
Potremmo “mascherare” la nostra decisione individuando un nemico a cui attribuire la colpa del nostro stop. La repressione, le diffide o un calcio sempre più indirizzato verso il business, preferiamo invece, come nel nostro stile, essere sinceri e motivare la nostra scelta con le vere ragioni che ci portano a concludere un ciclo durato 15 anni. Con responsabilità, senso di appartenenza e oggettività ci troviamo “semplicemente” ad analizzare la fine di un ciclo. Lo facciamo con la serenità di chi sa quanto importante siano stati questi anni per tutto il panorama ultras neretino e non. Con la serenità di chi sa di aver dato tutto per la propria maglia, per i propri ideali. Con la consapevolezza di essere stati importanti, determinanti anche nella rinascita del calcio neretino.
Per scelta abbiamo deciso di essere terribilmente “Unici” nel nostro stile e nel nostro essere. Non eravamo noi a guardare il mondo esterno, non eravamo noi ad omologarci ad una “mentalità” tanto decantata quanto defraudata. Noi abbiamo deciso negli anni di essere noi, semplicemente noi, con i nostri pregi ed i nostri difetti. Per anni ci siamo creati un identità ben precisa. Oggi non siamo pronti ad essere come tutti, non siamo pronti a barattare il nostro essere per seguire una moda mascherata da mentalità. Piuttosto preferiamo analizzare con oggettività l’esaurimento della linfa vitale di un gruppo che ci ha regalato emozioni, gioie e dolori. Basti pensare che la mano che scrive questo ultimo comunicato è la stessa che ha scritto il primo. Non faremo la cronistoria delle nostre imprese e dei nostri insuccessi. Questo lo teniamo per noi. Lo teniamo nelle nostre menti e nei nostri cuori. Questi 15 anni non lasciano in noi un vuoto, anzi riempiono le nostre memorie come fino ad oggi hanno riempito le nostre giornate.
I South Boys 2002 si fermano qui, in una giornata calda di giugno, dopo 15 anni di lotte, di appartenenza, di fratellanza, di orgoglio e di passione.
Se per le vicissitudini della vita non possiamo più “essere” preferiamo fermarci con dignità piuttosto che “apparire”.
Ringraziamo che in questi anni ha fatto dei South Boys una ragione di vita. Ringraziamo chi ha fatto dei South Boys solo una parentesi più o meno lunga.
Ringraziamo chi ha percorso tutto il cammino e chi ne ha percorso solo una parte. Ringraziamo chi, anche solo per un istante, si è sentito parte di noi e si è riconosciuto sotto il nostro simbolo. Ringraziamo i fratelli di Martina Franca. Non si tratta di un semplice gemellaggio ma di un unione fra due città. Siamo orgogliosi di essere stati fianco a fianco in questo cammino. Ringraziamo i gruppi ultras di Messina, Manduria, Galatina, Cerignola e Taurisano, con i quali si è instaurato un rapporto vero fatto di rispetto e unione di valori. In fine ringraziamo i nemici, i tanti nemici a cui auguriamo lunga vita.
Il nostro striscione apparirà solo in occasione del torneo ultras “U3” a Vercelli. Torneo che solo un anno fa venne organizzato dal nostro gruppo a Nardò. Abbiamo preso un impegno e come nel nostro stile lo manterremo. Sarà l’ultima uscita del nostro striscione così meravigliosamente consumato dagli anni, dai kilometri, dalla pioggia, dal sole, dalle nostre lacrime e dalle nostre gioie.
Ci fermiamo qui. Senza rancori e senza malinconia, con la consapevolezza di aver dato tutto e di essere l’unico gruppo ultras attivo che in un paese strano come il nostro, ha avuto la forza e le basi per durare 15 lunghi anni.
Presto faremo una festa per festeggiare la nostra storia…
South Boys 2002 UNICI IN TUTTO!!!”