
Martina - Nardò. un derby di cuore, gol e fratellanza che scalda l'anima nel freddo gelido del “Tursi”.
Una bellissima pagina di sport.
Nardò 07 aprile 2025
Quando l'inverno sembrava voler sferrare gli ultimi colpi di coda, il "Tursi" di Martina si è trasformato in un crogiolo di passione e sportività, teatro di un derby che va ben oltre il semplice risultato sul campo. Ieri il Nardò ha compiuto un'impresa, battendo il forte Martina per 2-0 al termine di una prestazione sontuosa, un vero inno al calcio giocato e ai valori più nobili dello sport.
Gli uomini di Mister De Sanzo hanno onorato il derby nel modo più bello e intenso, regalando ai propri tifosi una gioia incontenibile. Ma l'emozione più forte, quella che ha fatto vibrare le corde dell'anima, è arrivata dagli spalti. Un contesto da brividi, dove le due tifoserie, unite da una fratellanza rara e preziosa, hanno dato spettacolo con cori, colori e un rispetto reciproco che ha scaldato i cuori, sferzati dagli ultimi colpi di coda del gelo invernale. Un gemellaggio unico, un esempio fulgido di come la passione per il calcio possa unire e non dividere.
E in campo, il Nardò ha risposto a questo straordinario contesto con una prestazione maiuscola. Fin dal fischio d'inizio il Toro ha preso in mano le redini del gioco, esercitando una pressione costante e un pressing martellante a tutto campo. Una supremazia territoriale che si è concretizzata già nei primi minuti con due gemme preziose. La prima, un'azione da manuale orchestrata da Correnti, la cui precisa imbucata ha liberato un ispiratissimo Gatto, freddo (come poteva non esserlo?) e letale nel depositare la sfera alle spalle del portiere. La seconda, un capolavoro di caparbietà e talento firmato D’Anna, bravo a conquistare palla e a incunearsi in area, scaricando un tiro imparabile d’esterno sotto il sette.
Il Nardò, galvanizzato dall'entusiasmo e dal risultato, avrebbe potuto rendere il bottino ancora più corposo, colpendo anche due legni che hanno strozzato in gola l'urlo di gioia. Ma il 2-0 finale è un risultato ineccepibile, la fotografia di una partita perfetta. Un plauso va anche a Galli, chiamato in causa solo in una circostanza, bravo a rispondere presente quando necessario, a testimonianza della ferrea concentrazione di tutta la squadra.
Questa vittoria è una vera e propria boccata d'ossigeno per il Toro, che rinfranca il morale e la classifica, ponendo una seria ipoteca sulla salvezza, un traguardo che ora appare virtualmente raggiunto. Ma al di là dei tre punti, questa domenica è stata una splendida pagina di sport, un esempio di correttezza, accoglienza, sportività, fratellanza e bellezza autentica di vivere il calcio. Una giornata che merita di essere consegnata negli annali, un faro di civiltà per un calcio che troppo spesso dimentica i suoi valori più profondi. Nardò e Martina, ieri, hanno ricordato a tutti cosa significa amare veramente questo sport. Viva il calcio!