Nardò - Crotone. Storia di 11 marziani Granata e dei voli alieni della fantasia del popolo neritino.
Dream team: in piedi da sinistra: Puzzovio, Loddi, Alimenti, Fornari, Marra, Tornese.
Accosciati: Rampino, Mingiano, Leo, Capone, Putaggio.
Una città stregata dalle magie di undici marziani.
Nardò 18 aprile 2020
Il Covid allenta la presa ma continua a mordere con straordinaria efficacia. Non esiste ancora una cura, un farmaco o un vaccino per contrastarlo, e l’unico rimedio è evitarlo. E cosi siamo sempre reclusi in casa, applichiamo in maniera rigorosa tutte le prescrizioni e il distanziamento sociale annulla il nostro essere umani. Sono le uniche armi che possiamo contrapporre a questo onnipotente (speriamo ancora per poco) avversario. Ma viviamo di emozioni, le divoriamo, le cerchiamo in tutti gli ambiti conosciuti. L’imposta clausura non ci fa vivere e ci rifugiamo nei ricordi. Quelli granata sono tanti e inevitabilmente foto, articoli, opuscoli, gadget e tutto ciò che li evoca, ci trasportano in quello stadio che di emozioni ne ha regalate a iosa. Il vecchio comunale poi, con quelle gradinate in cemento e quella in legno su una struttura in tubi innocenti, che oggi farebbe inorridire tutte le regole sulla sicurezza, è un patrimonio della memoria neretina. Il comunale negli anni 60/70/80 era quasi sempre pieno. La stagione 1983/84, quella della famosa filastrocca Marra, Capone, Rampino, Alimenti, Tornese, Puzzovio, Fornari, Putaggio, Mingiano, il professore Leo, Loddi, ha tracciato una strada che tutti gli sportivi periodicamente percorrono e tutti si nutrono con dolcezza e avidità di quei frammenti di gioia. La squadra più bella, il calcio più spettacolare, un coinvolgimento popolare senza paragoni. E il cammino iniziale di quella squadra fu folgorante, gli avversari spazzati via come un fuscello, un puzzle perfetto che faceva decollare la fantasia popolare. Una sola squadra sembrava tenerle testa, perché parimenti costruita per vincere, il Crotone, mentre la Vibonese del “pelatone” Di Grazia e del vicesindaco neritino, fu una sorpresa. E il Crotone, dalle sembianze più umane, si presentò al comunale, il 6 novembre 1983, introducendo una delle partite più attese, più intense e passionali che si possa immaginare. Un big match dalle proporzioni dell’attesa inusitato. Che bellezza! Un’intera città ai piedi del pallone. Quel Nardò non guardava in faccia nessuno, era un caterpillar, una macchina da guerra. Rabbioso ed elegante allo stesso tempo. Feroce e di fioretto, animalesco e delicato, selvaggio e morbido. La voglia spasmodica della vittoria veniva celata dall’incanto delle giocate, gli avversari incassavano e nulla potevano, perdevano, punto e basta, anzi si ritenevano fortunati a poter raccontare di aver giocato contro quei marziani. E il Crotone non poteva avere sorte migliore. In uno stadio dove anche uno spillo faticava a trovare posto, e dove i boati e il senso di appartenenza raggiungevano l’apice fino allo stordimento, il Dott. Loddi ci mise appena 8 minuti a non far vedere il pallone al portiere avversario. Piazzò un bolide su punizione che se ci fossero stati i mezzi elettronici ad immortalare i “frame” avremmo visto un cuoio infuocato, tale era la forza con cui venne colpito. Uno spettacolo nello spettacolo. Una partita chiusa prima ancora di cominciare. Foto e documenti ritraggono le imprese di quella che resta una delle più belle domeniche nella nostra storia granata. Poco importa il teatrino, prima del raddoppio di Fornari, di tal Giobbio che si fa sostituire per un colpo preso in viso. Vi invito al leggere la parte finale dell’articolo di Nicola Carlino. Se il refertante del pronto soccorso avesse scritto : “si rilevano bruciori dove non batte il sole”, forse sarebbe stato più obbiettivo. 6 novembre 1983, Loddi e Fornari sconvolgono gli equilibri dell’anima ai neritini, sciogliendo le redini di una città avvinghiata al sogno di un pallone che rotolava magistralmente disegnando arte pedatoria.
Occhio alla penna...
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Il periodico domenicale "Alè Toro" che accompagnava le partire interne della stagione 1983-1984. Qui l'edizione che introdusse il big match Nardò - Crotone.