Puglia Sport News ha intervistato il nostro DG Silvano Toma.
Silvano Toma. Direttore Generale A.C. Nardò
Nardò 30 aprile 2020
Riportiamo l'intervista integrale.
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Buon pomeriggio Silvano! Innanzitutto vorremmo chiederle cosa pratica e cosa fa nel corso di queste giornate.
“Sono titolare di un’azienda, quindi impiego il mio tempo nel tentativo di trovare delle soluzioni che ci possano aiutare al meglio dopo la ripresa. Per quanto concerne il nostro settore noi avremmo l’opportunità di ripartire il 18 di maggio. Calcisticamente, a livello societario stiamo lavorando in prospettiva futura. Siamo consapevoli che non si ripartirà e, in virtù di ciò stiamo già pensando alla prossima annata. Purtroppo ci sono diverse incertezze intorno al mondo della Serie A, immaginiamoci nel nostro contesto”.
Indubbiamente nel corso di questo periodo si sarà sentito con la società attraverso delle call conference. Avete già preso contatto con alcuni calciatori per poter decidere assieme a loro il futuro di entrambe le parti?
“Noi ci siamo già sentiti attraverso video-chat con tutta la società e, abbiamo individuato gli elementi imprescindibili dai quali partire la prossima annata. Ci siamo tenuti in contatto con tutti gli atleti e molti di essi hanno dimostrato di credere nel nostro progetto. Altri invece, sono stati richiesti e contattati da club professionistici. Chiaramente quest’ultimi hanno il cuore diviso in due parti. Noi siamo disponibili e contenti per queste offerte, come già dimostrato in passato, quindi saremmo pronti ad accogliere qualsiasi scelta da parte loro. Se dovessero rimanere saremmo ancor più contenti. Ci stiamo muovendo bene su questo fronte, nel tentativo di trattenere e confermare quelle 8/9 pedine importanti per il nostro organico, grazie alle quali daremo vita alle fondamenta della squadra per la prossima stagione. Indubbiamente ad essi aggiungeremo qualche altro innesto, nel tentativo di migliorare la squadra, soprattutto nelle posizioni in cui quest’anno ci sono state delle carenze”.
Uno dei nomi più vociferati attorno al mondo Nardò è quello dell’attaccante Luigi Calemme. Indubbiamente è stato lui la vostra punta di diamante, come vi state muovendo nei confronti di quest’ultimo? Invece sul fronte relativo agli under che tanto bene hanno fatto quest’anno?
“Noi chiaramente auguriamo il meglio a tutti i nostri tesserati, perchè se mai dovesse arrivare un’offerta dai professionisti per il ragazzo, non ci opporremmo. A noi prima di tutto sta a cuore la carriera di ogni singolo calciatore, però è chiaro che la dove non ci dovessero essere i presupposti per cederlo, noi tenteremo di farlo restare con noi, offrendogli magari anche un prolungamento di contratto con un adeguamento economico. In generale tutti gli under hanno fatto benissimo. Non a caso nel mercato di dicembre abbiamo ricevuto miriadi di offerte da parte di club di Serie C e del nostro raggruppamento. In quest’ultimo caso si trattava anche di club di altissimo blasone che, puntavano a vincere il campionato. Il nostro intento è quello di trattenerli per tentare di creare un progetto importante, così da affrontare un campionato tranquillo il prossimo anno. Si parla di Under, ma non sempre è così, ciò lo dimostra il calcio che conta. Perciò, per quale motivo noi non dovremmo puntare sui giovani? Non per niente anche Tommasi presidente dell’Assocalciatori ha dichiarato che un ragazzo deve giocare in Serie D non perchè è costretto, bensì perchè lo merita. Un ragazzino diventa calciatore a 16/17 anni, ed è allora che le squadre li devono far crescere gradualmente. Sono loro la salvezza di questo campionato. Purtroppo ci sono tante società che ad oggi hanno difficoltà economiche, perchè hanno speso tanti soldi per far scendere dalle categorie superiori calciatori di un certo calibro. Perciò penso che tutte le società debbano attrezzarsi ancor di più per puntare sui giovani. Tale scelta potrebbe comportare benefici sotto il punto di vista degli introiti. Magari le conseguenze che si pagano sono tante, ma bisogna saper scommettere sui giovani. Questa è la base del nostro progetto al momento”.
Dal futuro dell’organico granata a quello che è stato il calcio giocato fino a pochi mesi fa: lei come ha visto la squadra quest’anno?
“Quest’anno personalmente mi sono divertito tanto. Io assieme ai miei soci ci siamo presi davvero tante soddisfazioni. Noi tutti osservavamo ogni giorno l’impegno che mettevano in allenamento i ragazzi e, quando nessuno credeva fosse possibile affrontare un campionato così difficile con una rosa così giovane, noi ci siamo fatti valere e abbiamo mostrato il nostro valore. Al momento siamo in piena salvezza. Se fosse continuato il campionato, in otto gare avremmo dovuto affrontare sette scontri diretti, con squadre che per lo più si ritrovavano sotto di noi in classifica. Perciò non avevamo nessuna paura nell’affrontare l’ultima parte di classifica, anzi, desideravamo salvarci sul campo. Ciò non è stato possibile a causa dell’emergenza coronavirus. Ahimè in questo periodo spesso sento gente che non ha mai giocato una partita di calcio, che per i propri interessi personali, dichiara di voler terminare il campionato o giocare delle finali. Se ognuno i noi pensa al proprio orticello qui non si va avanti. Bisogna essere uniti e prospettare di poter cominciare la prossima stagione, cosa difficile al momento. Non parlo da quartultimo in classifica, anche perchè il Nardò con una vittoria si sarebbe messo al sicuro. Abbiamo dimostrato di saper far emergere il nostro valore, anche con i giovani. Ne testimonia ciò, il numero elevato di richieste da parte di altri club interessati ai nostri tesserati”.
Dai calciatori alla guida tecnica: avete già avviato i contatti con mister Foglia Manzillo? Cosa ne pensa del suo operato?
“Ho parlato con il tecnico nella giornata di ieri, trattando diverse tematiche relative alle prospettive dei ragazzi e della squadra. Si tratta di un grande allenatore ma, ad oggi parlare di riconferme del tecnico e dello staff tecnico mi sembra prematuro. Tanti calciatori ovviamente hanno dato l’ok e tanti altri vorrebbero prendere altre strade. Al contrario il mister ancora non ha avuto modo di esporci la propria posizione al riguardo. A nostro avviso è una squadra che ama la società e la squadra, quindi ad oggi non ci siamo posti nessun dilemma riguardo alla sua permanenza. Lui è parte integrante della cittadina stessa. Non avremmo preoccupazioni nel riconfermarlo. Abbiamo ritrovato in lui un tecnico competente, capace e che ci ha reso felici grazie a quanto da lui fatto. Ovviamente con esso parleremo delle prospettive future del Nardò e ci confronteremo in futuro senza nessun problema”.
Per concludere ci vorrebbe esporre la sua posizione al riguardo della ripresa dei campionati?
“Poc’anzi parlavo di orticelli in virtù dell’indole umana, che spesso porta ogni persona a tirare acqua dal proprio mulino. Noi non siamo in condizione di fare ciò, perchè non abbiamo vinto il girone e tanto meno siamo retrocessi. Siamo nel mezzo e con i 24 punti rimasti a disposizione avremmo potuto dire la nostra. La salute è importantissima per tutti. In un momento nel quale anche in Serie A, nonostante sia anni luce distante dal nostro torneo, si trova difficoltà nel pensare alla ripresa, è impossibile pensare alla disputa di una finale o di un campionato di Serie D. Si tratta di un qualcosa di inimmaginabile poter ricominciare i campionati di Serie C, Serie D, Eccellenza, Promozione e giù di lì. Non ci sono i mezzi e le strutture per permettere tutto questo. Tante componenti non permettono di offrire la giusta salvaguardia. Se Dybala dopo quattro tamponi risulta ancora positivo, non vorrei immaginare nel nostro contesto, dove un calciatore non è monitorato a dovere e che di conseguenza causerebbe nuovamente una nuova fase di blocco. Stiamo parlando del nulla. Finché non vi sarà un vaccino, nessuno potrà mettere a repentaglio la propria vita. A mio avviso non si dovrebbe ricominciare nemmeno in Serie A, perchè nessuno è certo che il contagio possa non riprendere. Probabilmente ci saranno difficoltà anche per poter cominciare il prossimo anno dei campionati dilettantistici. Come possiamo noi, immaginare di riprendere ad agosto? Perciò ribadisco, tanta gente che non ha mai disputato una partita di calcio, propone di giocare in mesi caldi nei quali non vi sono nemmeno i fari per far sì che si giochi di sera. Inoltre non andrebbe sottovalutato il fattore porte chiuse e sponsor, perchè grazie anche a queste entrate ogni società riesce a risolvere tante situazioni”.
Un ringraziamento al direttore generale dell’AC Nardò e, all’ufficio stampa del club neretino che ha dimostrato un’immensa disponibilità nei confronti della nostra redazione!