"D" nuovo insieme.
Il ritorno allo stadio: colore, calore e... tanta passione granata!
Forza Rossi, Avanti Nardò.
Nardò 01 giugno 2021
“D” nuovo insieme.
Tornare allo stadio, sebbene con afflusso ridotto, non è una notizia qualunque. Riabbracciare la propria squadra del cuore dopo sedici lunghi mesi di lontananza (Nardò – Puteolana a parte) è una vittoria a priori. E’ lasciarsi alle spalle un incubo, è tornare a vedere la luce, è dare un senso alle proprie passioni, è colorare l’animo di speranza e di gioia per una ritrovata (e si spera definitiva) normalità. E’ riannodare il filo dei sentimenti, quelli belli, quelli che ti accompagnano sin dalla prima volta in cui si è varcata la porta del “Giovanni Paolo II”. Da quel passaggio si è scatenato il tumulto, da quel momento un tuffo al cuore ha scavato una frase nell’animo: “ci sarò sempre, questa sarà la mia seconda casa, il granata una fede eterna”. Più forte del virus, più forte di ogni pandemia. Il pensiero già rinvigorisce e profonde ottimismo. Lo stadio, la bellezza delle emozioni forti, del cantare e gridare, di agitare una bandiera, di indossare maglietta e sciarpa, di essere eternamente giovani. Già, perché la magia è proprio questa. L’amore per la maglia non ha connessione con database anagrafici. Ma occhio a non poterne godere. La capienza ridotta impone attenzione, non tutto lo stadio può essere messo a disposizione per l’abbraccio nell’ultima di campionato. Occhio a prendere in tempo utile il ticket. Ci aspetta una giornata di festa; c’è “l’obbligo morale” dell’applauso allo staff tecnico e ai ragazzi che hanno saputo onorare e difendere la maglia pur lontano dai propri sostenitori. Ecco allora il coro più bello e confacente all’occasione :”Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a tifare granata”. E il sole già splende. “D” nuovo insieme, non vediamo l’ora…
Fernando Pero
Ufficio Stampa A.C. Nardò