Andria - Nardò 0-0
Un buon Nardò ad un passo dal diventare... grande.
Riscaldamento pre gara.
FIDELIS ANDRIA-NARDÒ 0-0
FIDELIS ANDRIA: Anatrella; Lacassia, Fontana, Venturini; Frisenda (64′ Clemente), Manzo (dal 80' Monaco), Bolognese, Carullo (64′ Avantaggiato); Cerone, Prinari (73′ Russo); Scaringella. A disposizione: Petrarca, Tutino, Dipinto, Mariano, Lanotte. Allenatore: Luigi Panarelli.
NARDÒ: Milli; Zappacosta (80' Scialpi), Stranieri, De Giorgi, Trinchera; Valzano (61′ Politi), Cancelli; Potenza, Gallo (53′ Massari), Lezzi (68′ Granado), Caputo. A disposizione: Mirarco, Romeo, Palazzo, Marulli, Lamacchia. Allenatore: Ciro Danucci.
ARBITRO: Sig. Ursini di Pescara
NOTE: gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: 12′ Prinari (FID), 33′ Zappacosta (NAR), 35′ De Giorgi, 58′ Valzano (NAR), 60′ Manzo (FID), 69′ Cerone (FID) Ciro Danucci (All.re NAR)
Angoli: 4-3. Recupero: 3′ p.t.; 4′ s.t.
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Andria 17 gennaio 2021.
Nella domenica in cui il COVID determina lo stop di tre gare nel girone "H", il Toro é di scena al "Degli Ulivi" di Andria per un classico della Serie D, soprattutto degli anni '70. Una gara carica di amarcord per due protagoniste assolute del calcio pugliese. Gara ricca di insidie dato il peso specifico dei federiciani che, con una rosa di tutto rispetto, puntano ai piani alti della classifica; rosa, tra le altre cose, imbottita di tanti ex: Prinari, Bolognese e, da ultimo, Frisenda, tutti regolarmente titolari e schierati dal primo minuto, più Avantaggiato che parte dalla panchina. Il Nardò deve dare prova di maturità, scrollandosi definitivamente di dosso le scorie di Portici e dimostrare che la squadra che ha messo KO Casarano ed Altamura non ha fatto l'impresa sporadica,ma ha nelle corde un potenziale di tutto rispetto che giustifica appieno tali successi. E, alla fine della fiera, la prova di maturità é pienamente superata. Anzi, resta il rammarico di non aver portato a casa un successo che, se fosse stato sancito dal rettangolo verde, non avrebbe per nulla gridato allo scandalo. Il Toro c'é e lo dimostra, sebbene Mr. Danucci deve attingere corpuosamente dalle "presunte" seconde linee, data l'assenza, ancora una volta, dei "presunti" titolari. La rosa é valida e motivata e giustamente non pone grossissime preoccupazioni, sebbene le defezioni e le uscite debbano essere rimpolpate con i ritocchi annunciati del calcio mercato. Al "Degli Ulivi" si vede un gruppo combattivo e determinato che ha "assorbito" definitivamente i dettami del condottiero in panca. Se Milli non fa interventi "speciali" e l'Andria non tira mai nello specchio della porta in maniera efficace é la prova che il gruppo ha saputo farsi rispettare; se Anatrella si esalta nel negare a Lezzi un gol fatto (senza contare altre occasioni che avrebbero potuto avere miglior sorte), vuol dire che il rammarico di quello che poteva essere e non é stato é palpabile. E' comunque un punto che muove la classifica e consegna la consapevolezza che questo Toro é una squadra "tosta". Bene così! Andiamo avanti! Ora sotto con un'altra classica, questa volta dell'era moderna: Nardò - Francavilla del sempiterno (ex) Ranko Lazic. Forza Rossi, Avanti Nardò!