Nardò - Nola 1-1.
Gli ultimi 20 metri, fatali, bloccano la generosità Granata.
La formazione del Nardò schierata inizialmente da Mr De Candia
NARDO’ (4-3-1-2): Petrarca; Alfarano (26’st. Mariano), Trinchera, Romeo, Masetti; Mengoli, Cancelli, Caracciolo; Mancarella; Caputo, Puntoriere. A disp.: Rollo, De Feo, Centonze, My, Valzano, Dorini, Gallo.
All.: De Candia.
NOLA (4-3-3): Cappa; Togora, Cassandro, Sicignano, D’Ascia; Caliendo, Miocchi, Zito; Di Dato (13’st. Sagliano), Figliolia, Camara (41’st. Prevete). A disp.: Mariano, Gaetano, Corbisiero, Coratella, Boggia.
All.: Condemi.
ARBITRO: Sig. Foresti di Bergamo.
MARCATORI: 18’pt. Sicignano (No), 28’pt. Puntoriere (Na).
NOTE: Espulsi: 25’st. Zito (No) per doppia ammonizione. Dalla panchina: al 31’ del st. il massaggiatore del Nola Iorio ed al 32’ del st. il direttore generale del Nola Frabozzi. Ammoniti: Trinchera e Mengoli per Nardò; D’Ascia e Cappa per Nola. Angoli: 5-5. Minuti di recupero 1’pt. e 7’st..
Nardò 20 marzo 2022.
La generosità e la ferocia agonistica del TORO sbattono contro l'ansia del gol. Di contro, la prima conclusione avversaria nello specchio della porta conferma le streghe di questo campionato, laddove la squadra é colpita alla prima occasione utile e su calcio da fermo. Nardò e Nola, incerottate da infortuni e squalifiche presentano una distinta monca, ma, sul versante granata, l'undici di base é di tutto rispetto. La determinazione della vigilia, l'ottima risposta del pubblico e le motivazioni, una leva consistente sulla quale ruotare per ottenere il massimo. Nardò tonico e vivace, Nola squadra chiaramente in visita con l'obbiettivo di ottenere almeno il pareggio. Le aspettative di un avversario giovane ma già smaliziato sono confermate sin dai primissimi minuti sui quali primeggia Zito che mette tutta la sua maestria sul tavolo per innervosire e addormentare il gioco. Riuscendoci perfettamente e imitato dai compagni alla perfezione, almeno fino a quando é stato in campo, poichè va anzitempo sotto la doccia (ma con molta lentezza) per doppio giallo. Dicevamo di un TORO colpito a freddo su corner, ma, come col Cerignola, in grado di riprendere il risultato quasi subito con Puntoriere. Poi tanto gioco e una mole elevatissima di palloni che sono passati dalla trequarti avversaria ma senza mai trovare la finalizzazione. E' qui che si é giocata la partita, con la frenesia della conclusione a scapito della lucidità nel colpire. E, anche nelle occasioni in cui si é presentata l'opportunità, la conclusione ha latitato. Era la partita che ci si aspettava, l'avversario non aveva molte frecce al proprio arco diverse da quelle appena descitte, ma le ha scagliate alla perfezione. Di fatto nel secondo tempo si é giocato pochissimo. Perdite di tempo sanzionate solo con un giallo al portiere e tanta agitazione sulla panchina ospite in cui ne fanno le spese Massaggiatore e Direttore Generale. Il tabellino segna due conclusioni entrambe di testa: la prima con l'ottimo Caracciolo, il più piccolo per età e statura, ma che probabilmente toglie una migliore conclusione ad un meglio piazzato Caputo, e la seconda con Puntoriere che colpisce la parte alta della traversa. Sia chiaro: oggi il Nardò avrebbe meritato la vittoria, ma il furore agonistico é stato autolesionistico, soffocando, di fatto, la più redditizia lucidità e razionalità delle giocate. Ovvio che il pareggio non era il risultato atteso, ma é altrettanto ovvio che continua la striscia positiva dopo le cinque sconfitte che potevano lasciare strascichi deleteri. La squadra c'é ed é viva. Questo campionato va vissuto alla giornata, partita dopo partita. Mancano dodici partite, due delle quali ancora recuperi. Sabato si va a Marigliano. Altra battaglia da interpretare con scudo ed elmetto. Forza ragazzi, non si molla un centimetro!