Puglia Sport intervista il Presidente dell'A.C. Nardò Salvatore Donadei.

21.04.2020

Il Presidente dell'A.C. Nardò Salvatore Donadei

Nardò 21 Aprile 2020

Riportiamo, di seguito, l'intervista odierna rilasciata dal Presidente dell'A.C. Nardò Salvatore Donadei al blog

Puglia sport. Qui il link https://pugliasport.news.blog/2020/04/21/esclusiva-psn-pres-nardo-salvatore-donadei-stagione-positiva-su-tutti-i-fronti-sarebbe-giusto-cristallizzare-i-campionati-diversi-under-desiderio-di-club-blasonati/

Buon pomeriggio presidente! Vorremmo cominciare questa chiacchierata, chiedendole quali sono le attività nelle quali lei si diletta in questo periodo di quarantena.

“Lavoro tutti i gironi da remoto, seppur con le diverse restrizioni del caso. Continuo a svolgere la mia professione di avvocato tenendo delle videoconferenze o riunione lavorative o con la società grazie all’ausilio delle nuove tecnologie a disposizione. Sono in contatto costante con i giocatori, attraverso messaggi e video-messaggi. Ad ogni modo il tempo libero a disposizione è molto di più confronto a quello che si ha abitualmente. Mi godo molto la mia famiglia e i miei gatti ai quali ci tengo molto, loro si chiamano Alex e Dock. Leggo tantissimo, seppur lo facessi già in passato e ascolto molta musica. Sono un grande appassionato di Spotify e ci sono abbonato da molto tempo. Nell’ultimo periodo però mi sono allontanato dal guardare film, attività alla quale mi dedicavo maggiormente nei primi tempi”.

A suo avviso quale sarà il futuro della Serie D? Se non dovesse riprendere il torneo che soluzione adotterebbe?

“Indubbiamente l’augurio e l’auspicio di coloro che amano questo calcio dilettantistico che è fatto di pura passione, sarebbe quello di tornare a giocare. A mio avviso, visto quanto accadrà in Serie A, sarà impossibile far riprendere la Serie D con gli stessi protocolli. La soluzione che sportivamente si rivelerebbe maggiormente corretta, sarebbe la cristallizzazione della classifica, alla giornata ultima che si è compiuta. Ovviamente dovranno essere prese in considerazione le promozioni in Serie C, ma allo stesso tempo congelate le retrocessioni. Affermo questo perchè penso che coloro che si dovevano salvare, avrebbero dovuto giocarsi tutte le carte a disposizione per raggiungere il loro obbiettivo. Con questa ipotesi si potrebbero salvare quantomeno i valori sportivi. Ovviamente è chiaro che qualunque soluzione verrà adottata, sarà contestata da qualcuno. Non esiste una soluzione perfetta la quale possa accontentare tutti. La mia ipotesi è pensata per salvaguardare tutti e non per pensare a coltivare solamente il mio orticello. Credo che i vertici dovranno ragionare in termini generali. Ciò che più mi preoccupa non è tanto la salvaguardia dell’attuale stagione la quale, ahimè è ormai compromessa, bensì l’inizio della prossima. Io personalmente spero in interventi importanti da parte del calcio maggiore nei confronti del calcio minore, ma in particolar modo della Serie D. Il ragionamento è capibile, perchè siamo certi che tutti gli sponsor una volta che il calcio riprenderà non penseranno di investire i loro fondi nel mondo dello sport. Ci sarà bisogno di mettere fine a questa annata e pensare al futuro, perchè non penso che nessuna società sarà capace di sostenere una ripresa e quindi di terminare il campionato. Secondo me ci dovranno essere degli aiuti da parte della LND e forse si potrebbe pensare a un taglio delle quote d’iscrizione o almeno, consegnare degli incentivi dedicati alle società. Le soluzioni da suggerire son tante ma a ciò ci penseranno i vertici”.

Se il campionato dovesse terminare in questo istante come descriverebbe la stagione dei suoi e del mister a livello sportivo?

“Noi siamo in perfetta linea con i programmi di inizio stagione. A luglio eravamo consapevoli che si sarebbe trattato di un campionato molto difficile difatti, di Serie D vi è solo il nome perchè si tratta di un girone di Serie C mascherato. Il progetto Nardò, il quale è stato rinnovato anche tra i vertici societari, prevedeva la crescita di tanti under. Prendendo in considerazione questi presupposti, noi eravamo d’accordo che l’obiettivo stagionale sarebbe stata la permanenza in quarta divisione, seppur si sarebbe rivelata molto complicata. Perciò, nel momento in cui il campionato si è bloccato noi abbiamo dedotto di aver raggiunto gli obiettivi sportivi, seppur avremmo dovuto disputare momentaneamente i play-out. Nonostante ciò, la nostra squadra era in netta crescita e penso che saremmo riusciti a rimanere nella categoria. Abbiamo dimostrato di sapercela giocare con tutti, ma a parte tale fattore, siamo riusciti anche a valorizzare tanti giovani calciatori che rimarranno con noi anche la prossima stagione con un anno in più alle spalle, e che sono stati richiestissimi nel corso della sessione di calciomercato di dicembre. Ancor più importante è stata la nostra forza nel saper attrarre diverse forze imprenditoriali del territorio . Ciò si è verificato nel corso dei mesi di febbraio e non solo ,ovvero, prima che il campionato venisse bloccato. Ribadisco, il progetto è più che positivo di ciò che ha raggiunto sia a livello sportivo ma non solo. Il mister ha fatto il suo come tutta la squadra e lo staff tecnico. Noi lo ringraziamo per quello che ha fatto, ma allo stesso tempo lui deve fare altrettanto con la società che non lo ha mai messo sull’ago della bilancia, credendo nel suo operato anche quando la squadra risedeva in ultima posizione o si trovava a 0 punti. Questo club ha avuto la forza di confermarlo e tenerselo stretto Foglia Manzillo, seppur nei mesi di ottobre e novembre l’ambiente non fosse dei migliori. Mi piace sottolineare la crescita e la linea di credibilità che ha offerto questa nuova società, la quale per altro è riuscita anche a chiudere tutte le vertenze che erano state avanzate dai calciatori della scorsa stagione e, che quindi risalivano alla società che ci ha preceduto. Naturalmente noi vorremmo continuare a giocare per ottenere il risultato sul campo perchè siamo coscienti della nostra forza. Noi non ci siamo mai demoralizzati, nemmeno quando eravamo ultimi. Abbiamo sempre creduto nei ragazzi, nella società e nel lavoro da noi fatto”.

Al netto della sua dichiarazione relativa alle offerte giunte a dicembre per diversi under, vorrebbe uscire allo scoperto rivelando i nomi dei giovani e dei club in questione?

“Non vorrei parlarne perchè tutti sono stati desiderio di grandi club. In primo piano coloro più talentuosi e che giocano titolari. Non mi piacerebbe far nomi, visto che ho un legame molto stretto con tutti loro e ho un legame affettivo e speciale. Non mi piacerebbe fare un torto morale a essi”.

Per concludere, ci vorrebbe dire come la società si sta muovendo sul fronte stipendi?

“Noi siamo perfettamente adempienti nella questione legata ai pagamenti delle indennità mensili dei calciatori. In tal senso, abbiamo onorato tutte le nostre scadenze finché il campionato si è disputato, ovvero fino al mese di febbraio. Abbiamo rispettato tutti i termini contrattuali e il pagamento dei rimborsi spese. Ciò è importante sottolinearlo, ma noi al confronto di altre società abbiamo preferito rimanere lontani dalla luce dei riflettori e non far girare la voce tra i giornali. Per quanto concerne il proseguo, se mai si dovesse riprendere il campionato avremmo sicuramente bisogno di un intervento economico da parte del governo o dai club della massima serie. A mio avviso ci sarebbe bisogno di maggiore generosità da parte di coloro che percepiscono qualcosa in più confronto a questi ragazzi. Se malauguratamente dovessero riprendere i campionati io credo che pochissime società, compreso il Nardò, sarebbero in grado di riprendere adempiendo ai protocolli che si vorrebbero attuare. Senza aiuti importanti rimarranno pochi club capaci di sostenere economicamente la ripresa”.

Un ringraziamento al presidente dell’AC Nardò e all’ufficio stampa del club neretino che si è reso disponibile ai nostri microfoni!

Ancora ricorrenze in casa Granata! Auguri Andrea e Adriano.
Video intervista. Il Corriere Salentino a tu per tu col Presidente dell'A.C. Nardò Salvatore Donadei.