Il Nardò non si discute, si ama, uniti vinceremo.

Le leggi della storia.

25.10.2024

Nardò 25 ottobre 2024

Il Nardò non si discute, si ama: uniti vinceremo!

Tra gli spalti polverosi e l’odore della sansa  bagnata dello stadio di Nardò, riecheggiava un motto che ha attraversato generazioni: "Il Nardò non si discute, si ama, uniti vinceremo." Uno striscione consumato dal tempo, ma intatto nella passione, ha rappresentato e continua a rappresentare l'essenza di un popolo che vive il calcio come una fede, dove l'amore per i colori granata è un'eredità tramandata di padre in figlio.

Quelle parole, scritte su un enorme pezzo di stoffa sbiadito dal tempo, ma vigoroso nei ricordi, raccontano la storia di uomini che non si limitavano a guardare una partita, ma vivevano ogni minuto come una battaglia da combattere insieme alla propria squadra del cuore. Erano gli anni in cui le tribune si riempivano di cuori pulsanti, di voci che urlavano all'unisono per sostenere i propri ragazzi, di sostegno verso undici eroi  in campo che difendevano con orgoglio la maglia del Nardò. Quello striscione non era solo un pezzo di stoffa appeso alla recinzione: era un giuramento, un patto d’amore e di fedeltà che i nostri padri facevano con la città.

Oggi, mentre il Nardò lotta in campo e i giovani si affacciano alla ribalta con nuove speranze, quella stessa frase deve riprendere vita, riemergendo con la sua potenza emotiva. Perché il calcio a Nardò non è mai stato solo un gioco, ma un modo di affermare la propria identità, di sentirsi parte di qualcosa di più grande. È la voce di una comunità che non si arrende, che non ha mai smesso di crederci, anche nei momenti più difficili, quando le sconfitte sembrano spegnere ogni speranza. "Uniti vinceremo" non è soltanto un augurio, ma un atto di fede, speranza e passione che si rinnova ogni volta che il pallone rotola.

Questa squadra, questa storia che ha visto passare campioni e giovani promesse, ha sempre trovato nella passione del suo pubblico la forza per andare avanti. E oggi, mentre il Nardò si prepara ad affrontare nuove sfide, quella passione non è cambiata, perché il fuoco sotto la cenere è vivo e ardente. I figli e i nipoti di quei tifosi che riempivano lo stadio con il loro tifo instancabile sono oggi sugli spalti con la stessa determinazione, gli stessi sogni. Portano con sé l'eredità di quegli uomini e di quelle parole che, ancora una volta, risuonano potenti: "Il Nardò non si discute, si ama."

È il grido di una città intera che continua a stringersi intorno alla sua squadra, unendo passato, presente e futuro. Uno striscione logoro, un ricordo antico, eppure sempre attuale, che ci ricorda che nel calcio, come nella vita, l'amore incondizionato è ciò che fa la differenza. Uniti, come allora, continueremo a lottare. Perché il Nardò non è solo una squadra di calcio, è una parte di noi, è un simbolo di orgoglio e di appartenenza che non si spegne mai.

Uniti vinceremo.

Nardò - Gravina. Domenica 27 ottobre ore 14:30. Gara affidata al Sig. Diego Castelli Ascoli di Piceno.
Nardò - Gravina 5-1. Tutte le foto del match.